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CENTRI DI PROMOZIONE DELLA PROTEZIONE CIVILE DELLA LOMBARDIA

Campagna io non rischio 2022 – Il mondo dei disabili

IL PROGETTO il progetto è titolato: “S.A.

Campagna io non rischio 2022 – Il mondo dei disabili

IL PROGETTO

il progetto è titolato: “S.A.S. Sto Al Sicuro – la promozione dell’autotutela e della resilienza del disabile nel quotidiano, nelle situazioni a rischio e di protezione civile”.

È un progetto sperimentale che vede la collaborazione tra la protezione civile di regione Lombardia e il Consorzio Erbese nella sua funzione di servizio alla persona.

L’OBIETTIVO

È quello di pervenire ad un modello che sia comprensibile per la disabilità e viceversa per Protezione civile, in ordine a costruire moduli di conoscenza reciproca che siano replicabili.

Regione Lombardia presta da sempre un’attenzione particolare nei confronti delle persone con disabilità per questo motivo porta avanti con il consorzio dei Comuni dell’Erbese, provincia di Como, il progetto “Sto al sicuro”, che riguarda proprio persone con disabilità o non autosufficienti. Il progetto non vuole semplicemente aiutare le persone non autosufficienti e con disabilità, ma promuove l’autoprotezione. Le parole d’ordine di questo progetto sono far diventare resiliente il disabile e implementare le sue autonomie affinché possa attivare sia comportamenti di prevenzione sia procedure corrette durante una crisi. Questo viene fatto con i genitori, parenti e accompagnatori/ educatori di persone disabili.

Il progetto prevede, inoltre, la formazione dei volontari di protezione civile affinché supportino la persona con disabilità nel percorso di conoscenza dei rischi ed autoprotezione, e l’opportunità di focalizzare appositi scenari dedicati ai disabili all’interno dei piani di protezione civile comunale.

IL CONSORZIO ERBESE

L’Azienda Consortile (ex Consorzio Erbese) Servizi alla Persona è forma di gestione associata di servizi, costituita ai sensi dell’art. 31 del D. Lgs. 267/2000, dei Comuni di: Albavilla, Alserio, Alzate Brianza, Anzano del Parco, Asso, Barni, Brenna, Caglio, Canzo, Caslino d’Erba, Castelmarte, Erba, Eupilio, Lambrugo, Lasnigo, Longone al Segrino, Magreglio, Merone, Monguzzo, Orsenigo, Ponte Lambro, Proserpio, Pusiano, Rezzago, Sormano, Valbrona, Veleso e Zelbio.

DESTINATARI

I destinatari del progetto sono le persone con disabilità cognitiva e/o sensoriale, le persone con fragilità o non autosufficienti. L’età cronologica varia a seconda delle strutture (C.S.E, associazioni, cooperative, gruppi), in genere ricopre una fascia adulta dai 18 anni ai 40 anni. Se dovessimo ampliare lo sguardo (progettualmente parlando in termini futuri), potremmo pensare di collaborare con strutture che ospitano ragazzi minorenni (Nostra Famiglia, Presidio di comunità terapeutica (neuropsichiatria infantile dell’ospedale Sant’Anna – sede di Asso).

ATTIVITA’

Le attività proposte durante il progetto S.A.S. sono state programmate e strutturate in stretta collaborazione con gli specialisti dell’Azienda Consortile e soprattutto con gli educatori ed il personale che lavora ed accompagna nel quotidiano i ragazzi disabili. Tale premessa è fondamentale e “scontata” al fine di poter meglio organizzare e calibrare le attività, a seconda delle potenzialità emergenti dei nostri ragazzi. Occorre avere uno sguardo “pulito”, scevro da ogni condizionamento culturale e di conoscenze pregresse; importante quindi conoscere e farsi conoscere per agire in modo utile, condiviso e corretto. Di seguito si riporta un esempio di struttura organizzativa delle attività.

 

1° INCONTRO: “SENTIAMOCI AL SICURO”

L’attività viene svolta presso il centro.

PROCEDURA DI APPROCCIO CON LA PERSONA DISABILE

Conoscenza reciproca: creare un setting “informale”, seduti in cerchio o comunque a seconda dei bisogni dei ragazzi, ognuno si presenta e racconta liberamente. Dopo questo primo momento, i volontari con l’aiuto di immagini, video e narrazioni, spiegano i compiti della protezione civile e il termine sicurezza (quando mi sento o non mi sento sicuro, cosa fare, cosa non fare). I ragazzi possono vedere e provare la divisa di protezione civile ed alcuni Dispositivi di Protezione Individuali.

Si pone particolare attenzione e “cura” a questo primo incontro perché è il momento durante il quale i ragazzi ci conoscono e dovrebbero imparare a fidarsi di noi come persone che possono e vogliono aiutarli; riconoscere nelle nostre divise, nei colori delle stesse, persone amiche che sono lì per loro e con loro. Il gioco del “nastro giallo” esprime questa collaborazione e questo legame di aiuto. Ogni partecipante, dopo la prima fase dell’attività, prende il nostro giallo e lo passa al compagno (volontari compresi) in modo da creare una continuità sicura, siamo insieme in sicurezza.

 

2° INCONTRO: “TENGO D’OCCHIO IL RISCHIO”

L’attività viene svolta presso l’appartamento dove vivono i ragazzi, per affrontare il rischio domestico.

PROCEDURA DI INTERVENTO, COMPORTAMENTI PREVENTIVI, EVACUAZIONE.

I volontari esplorano e conoscono gli ambienti della casa guidati dai ragazzi. Conversazione guidata per cercare di comprendere quali sono i comportamenti da tenere durante una situazione di rischio (incendio, scossa di terremoto, evacuazione) ad esempio utilizzando il gioco del semaforo per individuare l’immagine con il comportamento corretto da attuare. Cercare di focalizzare l’attenzione e la pratica sui comportamenti da evitare, soprattutto rispettare i ruoli di ciascuno ed agire correttamente. Simulare con i ragazzi le buone pratiche da seguire; fare con loro, raccontare mentre si esegue, farli sentire il più possibile al sicuro vicino a noi e/o all’adulto di riferimento presente. Durante l’attività mantenere un continuo feed-back, chiedere, rispondere, osservare, calibrare a seconda delle risposte, degli atteggiamenti (con la collaborazione e le indicazioni degli educatori).

SAFETY BAG – ZAINETTO PERSONALE: distribuire oggetti vari sul tavolo e, attraverso il racconto e domande-stimolo, accompagnare i ragazzi a scegliere ciò che è veramente indispensabile e utile da mettere nel proprio zainetto che utilizzeranno in caso di evacuazione.

 

3° INCONTRO “GIOCHIAMO IN SICUREZZA”

L’attività viene svolta presso la sede della protezione civile

CONDIVISIONE DELL’ESPERIENZA DA VOLONTARIO

I ragazzi provano dal “vivo” alcune attività di protezione civile. Prima di iniziare le varie attività si svolge un briefing durante il quale si “ripassa” quanto abbiamo imparato, poi i ragazzi vengono suddivisi in squadre (ognuna con la presenza di un educatore) che ruoteranno sui vari scenari:

  • montaggio ed allestimento tenda (preparare materiale a “misura” che i ragazzi possano trasportare per allestire la tenda)

  • magazzino dove reperire il materiale che serve (chi legge e scrive tiene traccia di ciò che viene consegnato)

  • esercitazione con l’antincendio boschivo (utilizzo manichette, montaggio vasca)

  • avvicinamento al cane con l’esperto cinofilo

  • ricerca disperso (valutare con gli educatori chi può e se la sente di svolgere tale attività), chiaramente con la presenza del volontario di protezione civile

  • simulazione chiamata all’112 (fatta con la centrale in diretta)

  • debriefing; la parte finale della nostra attività dove ciascuno esprime emozioni, domande, osservazioni, proposte

 

4° INCONTRO S.S DI 2° “C. PORTA”

L’attività viene svolta presso una scuola secondaria di secondo grado per la durata di tre incontri.

Partecipano gli alunni che frequentano l’istituto superiore, i loro tutor e il/i docenti. La stessa si inserisce nel progetto d’istituto “IN e OUT” riferito alla formazione Pear education; ragazzi normo dotati che seguono, collaborano, stimolano, aiutano i compagni con disabilità per costruire un percorso inclusivo. (Universal Learning Design).

  • conoscere la protezione civile e il mondo del volontariato

  • conoscere e sperimentare comportamenti volti a prevenire e/o ridurre situazioni di rischio

  • simulazioni di evacuazione nell’ambiente scuola.

Prospettiva/progettazione futura: formazione trasversale volontari-docenti-ragazzi, condivisione progetto con i consigli di classe dell’istituto.

5° INCONTRO CON GLI AMMINISTRATORI COMUNALI

L’incontro viene promosso dal consorzio con tutti e 28 i comuni che ne fanno parte al fine di condividere le modalità di aggiornamento dei piani comunali di protezione civile con lo scenario dedicato alle categorie fragili.

INFO

losa.claudia@gmail.com

formazioneprotezionecivile@regione.lombardia.it